Da: Stefania Crepaldi
Vuoi scrivere un romanzo rosa che ti soddisfi a pieno e ti consenta di pubblicare con una casa editrice specializzata nel genere o pubblicare in self publishing costruendoti un “secondo lavoro”?
Allora continua a leggere questa pagina, perché ho delle cose importanti da dirti.
Cara scrittrice di romanzi rosa (o aspirante tale),
oggi voglio presentarti un nuovo corso dedicato alla scrittura dei Romance. Un corso che ti porterà a mettere in discussione tutto quello che sai sulla scrittura narrativa dei romanzi rosa, perché – strano ma vero – la scrittura segue i tempi e scrivere “scimmiottando i grandi classici” non è una cosa di cui vantarsi.
Il corso intensivo Trope Formula ti insegna tutto quello che devi sapere per progettare e scrivere un romanzo rosa in modo
1. I Trope Piacciono a Lettrici e Lettori
Come saprai, il genere Rosa è uno dei generi letterari più apprezzati nel mondo.
Tuttavia non è affatto semplice scrivere romanzi rosa che funzionano.
Qualche mese fa con alcuni miei studenti ho fatto un gioco: ho chiesto loro di scrivere l’incipit di un romanzo rosa partendo da una traccia da me assegnata. Sai quanti hanno scritto correttamente l’incipit?
1 su 50!
Cosa hanno scritto gli altri 49? Cosa non ha funzionato?
La prima cosa che non ha funzionato è la comprensione del GENERE.
I romanzi rosa seguono delle regole base ben precise, che non possono essere più di tanto modificate, altrimenti si sconfina in altri generi. C’è ad esempio chi confonde il romanzo SENTIMENTALE dal ROMANCE.
“Allora i romanzi rosa sono tutti uguali?”
Assolutamente NO ed è proprio per questo che ho deciso di creare il corso TROPE FORMULA.
Mi spiego meglio, il mio intento è aiutarti a scrivere un romanzo rosa originale e per farlo utilizzeremo degli strumenti peculiari, ovvero i TROPE: i modelli universali che regolano le dinamiche della storia.
Vedremo tra poco cosa sono, prima però facciamo un passo indietro.
I LETTORI AMANO E CERCANO I ROMANZI ROSA CHE HANNO I TROPE
Negli ultimi anni il mercato della narrativa rosa è cambiato tantissimo.
Pensa a un autrice come Coleen Hoover. Un articolo del The New York Times riporta che ha venduto più libri di James Patterson e John Grisham messi insieme. Negli Stati Uniti i suoi romanzi sono i più letti da mesi. Paragonarla ad altri autori di successo, che hanno diversi libri nelle liste dei best seller – prosegue l’articolo – non riesce a far percepire le dimensioni e la lealtà del pubblico della Hoover.
Anche gli editori hanno modificato il modo di fare scouting. La stessa Hoover o se pensiamo al caso italiano di Erin Doom sono arrivate in libreria dopo un periodo di auto-pubblicazione e una forte spinta su canali social come Tik Tok.
Va da sé che tutto questo è dato dal fatto che è cambiato anche il modo di scovare le storie d’amore da parte delle lettrici e dei lettori. Non esiste più soltanto la libreria sotto casa, ma ci sono tanti circuiti nel quale oggi si possono reperire ottime storie rosa.
Ma qual è il segreto dietro i romanzi rosa che funzionano? L’uso accurato dei TROPE e una scrittura identitaria.
Da Jane Austin in poi le lettrici hanno sempre più desiderato leggere storie d’amore.
Abbiamo avuto una Fase 1 in cui entravi in libreria e cercavi il Romanzo Rosa (romantico) oppure l’Harmony, quindi una narrazione più spinta.
Dagli anni 2000 in poi c’è stata una Fase 2, soprattutto con l’arrivo di Twilight e simili, ci siamo spostati su una ricerca per sotto-generi o per personaggi (storie con licantropi, storie con vampiri…).
Dal 2010 in poi, l’arrivo di romanzi come le 50 Sfumature, lo sviluppo di piattaforme come WattPad e di social come Tik Tok hanno portato i lettori a cercare i romanzi rosa per TROPE.
Quindi oggi molte lettrici cercano “hate to lovers” e non “romanzo rosa”, indipendentemente dal sottogenere preferito. Anzi, c’è chi non ha un sottogenere preferito, ma legge tutto quello che è attinente al “trope preferito”.
Diciamo che è proprio cambiato il paradigma iniziale, passando da una ricerca orizzontale per genere a una verticale per dinamica interna.
Chi non capisce questa sottile distinzione non riuscirà ad accedere al mercato, perché la concorrenza è tantissima.
La parola HatetoLovers – ad esempio – è una delle più ricercare e amate dalle lettrici.
Hai mai provato a cercarla su Tik Tok? Scoprirai che le ricerche superano il Milione di contenuti.
E su WattPad? Ci sono oltre 1.000 titoli che riportano questa dinamica narrativa.
Altro dato interessante.
Se fai una ricerca su Amazon, prova a farla riportando il trope, cosa ti esce?
E anche le case editrici specializzate nel genere, oltre al sottogenere, hanno iniziato a inserite nei cataloghi diciture come: Hate to Love – Love Deal – Forced Proximity, per fare qualche esempio.
Tutti questi dati (oggettivi) devono farti riflettere su come sta cambiando il mercato.
Se vuoi pubblicare in self publishing è molto più semplice intercettare i lettori facendo leva sul trope e stesso discorso per le pubblicazioni con case editrici, è molto più facile che un editore voglia pubblicare il tuo romanzo se sei consapevole di quello che hai scritto.
Dunque il primo motivo per cui devi conoscere e saper utilizzare i Trope è perché sono direttamente collegati all’interesse dei lettori.
Assolutamente no! Perché non è sufficiente conoscere e saper utilizzare i trope, se si vuole emergere nel mercato (ipersaturo) di oggi. La cosa fondamentale è scrivere un romanzo rosa ORIGINALE.
2. Progettazione Narrativa e Originalità
Facciamo un gioco! Di seguito ti mostro cinque romanzi di grande successo,
di alcuni hanno persino realizzato un film o una serie TV:
Non so se hai letto questi romanzi, se non lo hai fatto ti consiglio di rimediare subito.
Ho cercato di prendere romanzi editi da case editrici differenti.
Sono tutti romanzi rosa e hanno tutti (tra i trope) la dinamica Hate To Lovers (per capirci, il modello de “La Bella e la Bestia”).
Queste storie sono per caso simili, uguali, identiche, plagiate?
Assolutamente NO!
Ognuna ha una sua identità. Per due motivi.
Da un lato abbiamo la componente “rassicurativa” (95%) che è data dal mix di più trope, tra cui Hate To Lovers.
La seconda è data dalla componente di “originalità” (5%), quindi dall’identità narrativa e stilistica dell’autrice.
Sì, quel 5% fa tutta la differenza del mondo!
Anziché seguire le dinamiche del Trope o dei Trope scelti e ragionare in termini di originalità, cosa fanno?
1) Copiare i best seller o i grandi classici
Pensano: “dato che le 50 sfumature hanno avuto tanto successo, scrivo una cosa simile così ne avrò anche io”.
Non è questa la sede per parlare della Coda lunga del mercato, ma di base questo ragionamento non funziona mai!
Anzi, funziona il contrario, ovvero prendo il trope delle 50 sfumature e scrivo un romanzo che è lontano anni luce dall’opera di E. L. James.
2) Scrivere di getto
Se mi conosci da un po’, sai che da oltre dieci anni predico il culto della Progettazione Narrativa.
Scrivere di getto non ti aiuterà in nessun caso a scrivere un romanzo coerente e credibile.
Quando si scrive di getto non si riesce a ordinare le idee, finendo per bloccarsi a metà romanzo.
Inoltre, si finisce per inserire più drammi del dovuto (spesso sintomo di insicurezza dell’Autrice), che ovviamente non verranno chiusi alla fine del romanzo.
Oppure, la trama ha grossi problemi di gestione del Tempo (tempo della storia e tempo della narrazione).
Questi sono tutti problemi di natura STRUTTURALE, quindi non stiamo parlando del refuso o dell’errore (veniale) di battitura, ma di grossi problemi che minano la struttura dell’intera storia (e quindi anche la tua credibilità come autrice, soprattutto se parliamo di romanzi d’esordio).
Avere un progetto di partenza non vuol dire limitare la creatività o non poter in alcun modo mette in discussione le proprie scelte in corso d’opera, ma anzi vuol dire avere una bussola che ti permette di navigare con tranquillità in mare aperto.
Diciamo che anche la “pace mentale” ha il suo peso quando si scrive un romanzo, soprattutto quando non si è dei professionisti.
2. Scrittura
La terza, ovvia, componente da considerare quando si usano i trope è la scrittura.
Puoi essere meticolosa nella progettazione, ma la scrittura può non avere identità.
Utilizzare i trope ti permette di velocizzare la fase di stesura, evitando in molti casi le riscrittura, e concentrarti sul trovare la tua cifra stilistica come autrice.
Nel corso TROPE FORMULA ti mostrerò come ho lavorato al miglioramento della scrittura di alcuni romanzi che avevano una buona idea di partenza, ma avevano una pessima scrittura.
Inoltre, condividerò lo schermo e ti farò vedere tantissimi esempi di come è possibile modellare le sequenze narrative per aumentare i colpi di scena e migliorare il ritmo. Ampio spazio verrà dato anche alla scrittura dei dialoghi, che secondo me sono una delle componenti più difficili da scrivere.
Infine vedremo come impostare la gerarchia dei Trope, se inserisci più trope (tutti i romance hanno più trope) devi sapere qual è l’arco evolutivo di ciascuno e dove è necessario chiuderlo per creare il cosiddetto “salto dell’attenzione”, ovvero quell’evento in cui la lettrice saranno così curiosa di capire come evolverà la storia che farà difficoltà a chiudere il romanzo.
Stefania Crepaldi è una delle editor di romanzi freelance più apprezzate in Italia.
Dirige l’agenzia Editor Romanzi e la scuola online di scrittura LabScrittore.
Ha ideato il metodo originale della Progettazione Narrativa, che le ha permesso di aiutare decine di autori, molti dei quali sono arrivati a pubblicare con prestigiose case editrici o a raggiungere importanti risultati con il self publishing (in Italia e negli USA).
Ho scritto diversi libri di narratologia, tra cui il best seller Lezioni di narrativa. Regole e tecniche per scrivere un romanzo (Dino Audino Editore).
Tutti i suoi corsi sono estremamente pratici e sono finalizzati ad aiutare gli studenti a:
Tutto ciò che insegna è frutto di studio, lavoro con gli autori e risultati ottenuti sul campo. Oltre che a un’esperienza diretta come autrice.
Il primo romanzo di Stefania, Di morte e d’amore, ha vinto il Torneo IoScrittore, mentre il secondo, Morire ti fa bella, è stato pubblicato da Salani Editore e opzionato per la realizzazione di una serie TV.
DICONO DI STEFANIA CREPALDI
I diritti del romanzo “Il Compositore di Sogni Infranti” dopo il successo ottenuto su Amazon sono stati acquisiti da Newton Compton Editori.
COME ISCRIVERTI AL CORSO